Shingeki no Kyojin Wiki
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Gli sconfitti[1] è il ventiduesimo episodio dell'anime di Shingeki no Kyojin prodotto da Wit Studio e Production I.G. Questo episodio conclude la battaglia tra il Titano Femmina e la Legione Esplorativa, con i soldati che devono fare conto dei risultati della spedizione durante il ritorno alle Mura.

Breve Riassunto[]

Nel disperato tentativo di salvare Eren, Levi e Mikasa collaborano contro il Gigante Femmina. Mentre Mikasa attira l'attenzione, Levi mostra la sua abilità in velocità e potenza, tagliando in varie parti il Titano nemico, senza lasciarle tempo di difendersi. Vedendo una possibilità, Mikasa si prepara ad uccidere il Titano ma Levi interviene, ferendosi ad una gamba, salvando la ragazza da un colpo del mostro. Tagliando la bocca del Titano Femmina i due prelevano Eren e si allontanano, lasciando il Titano con le lacrime agli occhi a causa del fallimento.

Eren's remorse

Eren si pente della scelta

Più tardi, sulla via del ritorno, alcuni soldati discutono con Elvin riguardo la decisione di lasciare indietro il cadavere di un loro amico, Ivan. In città, le famiglie dei componenti della Squadra Operazioni Speciali stanno aspettando i soldati, senza sapere quale triste destino hanno incontrato questi. Intanto, Dieter disobbedisce all'ordine di Elvin e viene inseguito da alcuni Titani che iniziano a rincorrere l'intera formazione. Per poterli seminare i soldati sono costretti a gettare i cadaveri dei caduti, incluso anche quello di Petra. Arrivati in città, i soldati della spedizione devono fare i conti con il loro fallimento, con conseguente affidamento di Eren alle autorità.

Riassunto[]

Mentre Levi chiede se Eren sia morto, Mikasa gli assicura che egli è ancora vivo. La ragazza spiega all'ufficiale che l'obiettivo sembra essere intelligente e che ha agito con lo scopo di rapire Eren. Dal canto suo, Levi dice che l'obiettivo del Titano potrebbe essere quello di mangiare il ragazzo e perciò è normale pensare che sia morto. Mikasa ribatte lamentandosi con Levi per non aver fatto il proprio lavoro e ciò fa ricordare al Caporal Maggiore che la ragazza ed Eren sono grandi amici. Successivamente, Levi spiega che l'unico obiettivo da conseguire è salvare Eren e dissuade Mikasa dal pensare di uccidere il Titano. Sebbene la ragazza protesti, Levi la informa dell'abilità di indurirsi del nemico, cosa che rende impossibile eliminarlo. Il Caporal Maggiore ordina quindi a Mikasa di fare da esca.

Levi's charge

Levi attacca il Titano Femmina

Seguendo il piano, Mikasa distrae il Titano Femmina dal davanti ma il nemico si accorge di Levi che, tuttavia, riesce a colpire le braccia e ad infilzarle gli occhi con le spade. L'ufficiale quindi si equipaggia di nuove lame e continua a colpire il nemico. Mikasa rimane sbalordita dalla velocità di Levi, tale da non permettere al Titano di indurire la pelle prima dei colpi. Mentre gli attacchi continuano da ogni direzione, il nemico perde l'uso delle braccia lasciando scoperto il collo. Nonostante l'ordine di Levi, Mikasa si accinge ad uccidere il Titano ma l'ufficiale interviene difendendo la ragazza da un colpo del nemico, ferendosi lievemente alla caviglia. Levi infine recide la bocca del nemico e afferra Eren, ordinando la ritirata. Dopo un istante di esitazione, Mikasa lo segue. Levi, guardandosi dietro, rimane sorpreso dal vedere il Titano Femmina con le lacrime agli occhi.

La notizia dell'imminente e prematuro ritorno della Legione Esplorativa si diffonde in città. I familiari dei componenti della Squadra Operazioni Speciali attendono l'arrivo dei propri cari, inconsapevoli della loro morte. Intanto i corpi dei caduti vengono raccolti con cura dai soldati che preparano il ritorno a casa. Jean dice che non si abituerà mai questa parte del loro dovere che sicuramente accadrà ancora in futuro, ma Armin gli consiglia di non pensarci, altrimenti non sarà più capace di combattere. Anche Connie pensa al momento in cui morirà e malgrado Sasha tenti di tirargli su il morale, il ragazzo continua a credere che non tornerà mai più a casa.

Levi sees Petra's corpse thrown away

Levi vede il cadavere di Petra venire abbandonato

Poco lontanto, Elvin riceve rapporto sui cadaveri impossibili da recuperate. Due soldati protestano quando il Comandante ordina di considerarli dispersi. Levi dice ai due ragazzi che quando uno è morto rimane morto, non importa dove sia il corpo. Mentre Levi e Elvin si allontanano dai soldati, Dieter, li accusa di non avere alcun sentimento umano. La spedizione quindi si dirige verso casa ma poco dopo si scopre che Dieter ha disobbedito agli ordini, recuperando il corpo di Ivan ed attirando alcuni Titani verso la Legione. Vedendo che i carri pieni di cadaveri non permettono di seminare i Titani, Levi ordina di liberarsi dei corpi. Dopo una breve esitazione, i soldati eseguono gli ordini e Levi nota tra i corpi lasciati anche quello di Petra. In questo modo la spedizione accelera e si allontana dai nemici.

I soldati fanno l'ultima pausa per poter decidere la strada da prendere nell'ultimo tratto. Levi si avvicina a Dieter e gli da l'emblema della Legione Esplorativa che precedentemente ha preso dall'uniforme di Petra, dichiarando che apparteneva a Ivan. Egli gli dice che questo è l'unico modo per provare che sono ancora vivi, facendo piangere il soldato. Intanto, vengono mostrati Eren e Mikasa da bambini che mentre tornano a casa vanno a vedere la Legione Esplorativa in ritorno dall'ultima spedizione. I due fratelli notano lo stato disperato in cui si trovano i soldati e, quando un uomo li insulta, Eren prende un bastone con l'intento di colpirlo fermandosi quasi subito. Alla domanda della sorella su cosa stia accadendo, si vede la stessa scena con Eren più cresciuto mentre trema.

Levi returning from the expedition

La reazione di Levi alle parole del padre di Petra

Chiamando il fratello, Mikasa sveglia Eren dall'incubo che stava avendo. Egli chiede alla sorella notizie riguardo il Titano Femmina e la spedizione, scoprendone il fallimento. La compagnia infine raggiunge il Muro Rose, accolta da una folla che descrive la spedizione come l'ennesimo disastro. Al sentire queste parole, Eren tenta di alzarsi per controbattere ma la sorella lo esorta a rimanere giù. Il ragazzo poi nota che alcuni bambini stanno guardando con ammirazione la Legione per il motivo che continuano nelle missioni malgrado le perdite. Durante la camminata, Levi viene avvicinato dal padre di Petra che, ancora all'oscuro della morte della figlia, parla all'ufficiale di quanto la ragazza fosse contenta nell'essere stata ammessa nella Squadra Speciale. Nel breve dialogo il padre di Petra allude ad un qualche matrimonio che però sembrava troppo prematuro per la figlia. Elvin intanto subisce la rabbia della gente che gli chiede il motivo di quella spedizione. Vedendo tutto ciò, Eren inizia a lacrimare disperato, mentre ci viene rivelato che il Comandante è stato convocato nella capitale ed Eren consegnato alle autorità competenti.


Note[]

  1. Titolo non ancora ufficializzato in Italia
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